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L’era BANI: gestire ansia e fragilità nelle aziende

La coscienza, nel caos del mondo, è una piccola luce, preziosa ma fragile

Negli ultimi anni, ci siamo abituati a descrivere il contesto in cui viviamo e lavoriamo con l’acronimo VUCA: Volatility (volatilità), Uncertainty (incertezza), Complexity (complessità) e Ambiguity (ambiguità). Ne ho parlato in un articolo, tempo fa. Questo modello, nato in ambito militare, rappresentava bene un mondo turbolento, in rapido cambiamento, difficile da interpretare e prevedere.

Tuttavia, gli eventi recenti, dalla pandemia alle crisi geopolitiche, hanno messo in luce come il VUCA non sia più sufficiente a cogliere tutte le sfide del nostro tempo. Per questo, il ricercatore Jamais Cascio – storico, ricercatore, professore presso l’University of California e membro dell’Institute for the Future – in un articolo su Medium intitolato “Facing the Age of Chaos” ha coniato il modello BANI. Vediamo nel dettaglio cosa significa.

Il modello BANI

Come VUCA, BANI è un acronimo e il suo modello descrive un mondo in cui i sistemi sono fragili (Brittle), provocando guasti improvvisi e catastrofici; dove l’ansia (Anxious) è diffusa, generando passività e procrastinazione; dove le relazioni tra cause ed effetti sono non lineari (Nonlinear), rendendo le previsioni quasi impossibili; e dove le dinamiche sono incomprensibili (Incomprehensible), sfidando la nostra capacità di comprensione.

In altre parole, il BANI sposta l’attenzione dalle caratteristiche oggettive del contesto (come fa il VUCA) alle reazioni soggettive degli individui di fronte a esse. Non basta più descrivere il mondo come volatile o ambiguo, occorre capire come la fragilità o l’ansia impattano su persone e organizzazioni.

BANI vs. VUCA

Pur avendo alcuni punti di contatto, BANI e VUCA presentano differenze importanti:

Volatility vs Brittle

La volatilità implica fluttuazioni che, sebbene intense, sono gestibili con rapidi adattamenti. La fragilità, invece, suggerisce che un sistema possa crollare improvvisamente e senza preavviso.

Uncertainty vs Anxious

L’incertezza riguarda la difficoltà di prevedere eventi, mentre l’ansia nel modello BANI descrive le reazioni emotive e psicologiche di impotenza di fronte all’incertezza.

Complexity vs Nonlinear

La complessità si riferisce a sistemi intricati ma comprensibili con un’analisi approfondita. La non linearità, invece, implica una disconnessione tra cause ed effetti che sfida le convenzionali analisi causali.

Ambiguity vs Incomprehensible

L’ambiguità indica situazioni in cui l’interpretazione può variare; l’incomprensibilità, invece, si riferisce a situazioni completamente fuori dalla nostra capacità di comprensione o logica.

Insomma, il BANI non sostituisce il VUCA ma lo integra, fornendo nuove chiavi di lettura della realtà e indicando risposte diverse alle sfide.

Il BANI nella realtà italiana

La pandemia di COVID-19 ha messo in luce la fragilità del Sistema Sanitario italiano, evidenziando i limiti del Paese in termini di risorse economiche, velocità e coerenza di intervento, e agilità organizzativa nell’affrontare una crisi sanitaria su larga scala.

Periodi di incertezza economica, come quelli causati dalla crisi finanziaria o dalla pandemia, hanno generato e alimentano ansia per la sicurezza del lavoro e la stabilità finanziaria delle famiglie italiane. Non è un caso se siamo all’ultimo posto in UE nella classifica di natalità.

Il mercato immobiliare italiano è soggetto a variazioni significative e non lineari, con cambiamenti nei tassi di interesse o nelle condizioni economiche globali che possono avere un impatto considerevole sui prezzi delle proprietà.

La complessità del sistema fiscale italiano rende difficile per aziende e individui comprendere appieno e applicare correttamente le leggi e le normative fiscali. Questo aumenta il senso di ansia e fragilità di cittadini, piccoli imprenditori e manager, aggravato dalla percezione di imprevedibilità delle conseguenze di eventuali errori.

Come affrontare un contesto BANI?

Non esistono soluzioni magiche o facili, ma possiamo utilizzare i modelli VUCA e BANI come strumenti di analisi, progettazione, azione e valutazione, oltre che come stimoli per riflettere, confrontarci e migliorarci. Le imprese possono adattarsi alla situazione attuale seguendo questi passi:

Diagnosi

Individuare gli elementi più rilevanti di VUCA e BANI e il loro impatto sul settore, mercato, clienti, fornitori, concorrenti e collaboratori. Questo permette di avere una visione chiara dei punti di forza, debolezza, minacce e opportunità.

Visione

Definire uno scopo legato al senso dell’esistenza dell’impresa e un obiettivo a lungo termine flessibile, chiaro, condiviso e motivante, supportato da una missione che risponda ai bisogni e offra valore agli stakeholder.

Organizzazione

Sviluppare delle capacità organizzative che consentano all’impresa di affrontare positivamente le sfide contemporanee:

  • Agilità: reagire rapidamente ai cambiamenti, sperimentando e apprendendo.
  • Resilienza: resistere agli shock, recuperando energie e risorse per ripartire.
  • Creatività: generare idee innovative che creino valore per clienti e impresa.
  • Cooperazione: lavorare in team, coinvolgendo diverse competenze e prospettive, creando relazioni di fiducia con stakeholder interni ed esterni.

Conclusione

In conclusione, comprendere e applicare i modelli VUCA e BANI non è solo un esercizio teorico, ma una necessità pratica per le aziende che cercano di navigare con successo in un mondo sempre più imprevedibile e complesso. Adattarsi rapidamente, mantenere la flessibilità operativa e promuovere la resilienza organizzativa sono cruciali per trasformare le sfide in opportunità di crescita e innovazione.

Attraverso questi approcci, possiamo non solo sopravvivere ma prosperare in un’era definita dalla fragilità, dall’ansia, dalla non linearità e dall’incomprensibilità.

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