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Guida strategica all’Open Innovation

L'uomo non potrà scoprire nuovi oceani a meno che non abbia il coraggio di perdere di vista la spiaggia.

Quando un marchio come Coca-Cola cerca di cambiare qualcosa, la sfida è grande. Coca-Cola non è solo una bevanda, è un simbolo. Da oltre cento anni, è la stessa. Ogni volta che apri una Coca-Cola, sai cosa aspettarti. Questa familiarità è un tesoro. Ma il mondo cambia. Le persone cercano novità, sapori diversi, opzioni più sane. Coca-Cola deve ascoltare, deve cambiare senza perdere il cuore della sua identità. Ed ecco la sfida.

Coca-Cola Creations è la risposta a questo bisogno di cambiamento. Nel 2022, l’azienda americana ha lanciato questa piattaforma di Open Innovation per incentivare collaborazioni culturali, creatività e innovazione fra aziende, start-up e designer di tutto il mondo. Il risultato è una serie di bevande insolite, con packaging accattivanti e concept creativi. Come Starlight, ispirata allo spazio e pensata con l’idea che, da qualche parte nell’universo, ci potrebbe essere un altro tipo di Coca-Cola con cui un giorno potremmo entrare in contatto.

Ma cos’è l’Open Innovation? E come può essere utile anche alla tua azienda? In questo articolo, esploreremo un mondo di possibilità illimitate, dove le sinergie sono la chiave per sbloccare nuove dimensioni dell’innovazione e il potenziale di crescita si espande ben oltre i confini tradizionali. Come Coca-Cola ha reinventato l’idea di bevanda, così le aziende di ogni settore possono ridefinire se stesse e il mercato attraverso partnership audaci e pensiero collettivo.

Coca-Cola Starlight

Cos'è la Open Innovation?

La Open Innovation è un paradigma di innovazione che sostiene che le imprese possono e devono usare le idee e le conoscenze sia interne che esterne per innovare i loro prodotti, servizi e processi. Il termine è stato coniato dal professor Henry Chesbrough, della University of California, Berkeley, nel suo libro “Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology” del 2003. Secondo Chesbrough, la Open Innovation si basa su due principi fondamentali:

Inbound (o inside-out)

Significa cercare e acquisire le idee e le conoscenze provenienti dall’esterno dell’impresa, come ad esempio da startup, università, altre aziende, clienti, fornitori, comunità ecc. Questo permette all’impresa di:

  • ampliare il suo spazio di ricerca;
  • accedere a nuove fonti di innovazione;
  • ridurre i costi e i tempi di sviluppo;
  • aumentare la qualità e la varietà delle soluzioni.

Outbound (o outside-in)

Consiste nel trasferire e sfruttare le idee e le conoscenze generate all’interno dell’impresa verso l’esterno, come ad esempio verso startup, università, altre aziende, clienti, fornitori, comunità ecc. Questo permette all’impresa di:

  • valorizzare le sue risorse inutilizzate o sottoutilizzate;
  • creare nuove fonti di reddito;
  • entrare in nuovi mercati;
  • aumentare la diffusione e l’impatto delle soluzioni.

Perché l'innovazione chiusa è meno efficiente?

La Open Innovation si contrappone al modello tradizionale di innovazione chiusa, o Closed Innovation, in cui le imprese si basano solo sulle risorse e competenze interne, e mantengono il controllo esclusivo delle idee e delle conoscenze generate. Il modello di innovazione chiusa è stato dominante fino agli anni Novanta, ma è diventato sempre meno efficace ed efficiente, a causa di diversi fattori:

  • l’aumento di mobilità e turnover dei lavoratori qualificati rende difficile mantenere il vantaggio competitivo basato sulle competenze interne;
  • le nuove tecnologie di comunicazione e informazione hanno reso più accessibili le conoscenze esterne e più disponibili idee provenienti da altre fonti;
  • la velocità dei cambiamenti tecnologici rende necessario integrare e combinare le conoscenze provenienti da diverse discipline e settori;
  • la globalizzazione ha innescato una maggiore pressione competitiva e la necessità di entrare in nuovi mercati e soddisfare le esigenze di clienti sempre più diversificati e esigenti.

Come si fa la Open Innovation?

Lo dice la parola stessa: per fare Open Innovation, le imprese devono aprirsi. Il che significa necessariamente cambiare il modo di pensare e di agire, e adottare alcune metodologie che facilitino la collaborazione con le altre organizzazioni

Scouting

Innanzitutto, occorre individuare e selezionare le opportunità di collaborazione con le altre organizzazioni, in base ai propri obiettivi e bisogni di innovazione. Le occasioni sono molteplici: la partecipazione a eventi, fiere, concorsi, hackathon (cioè eventi ai quali partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori), dove si possono incontrare potenziali partner; la creazione di piattaforme, network, comunità, dove si possono scambiare informazioni, idee, feedback; la realizzazione di studi, analisi, benchmarking, dove si possono confrontare le proprie performance e le proprie pratiche con quelle degli altri.

Sourcing

Sono quelle attività che permettono all’impresa di acquisire e integrare le idee e le conoscenze provenienti dalle altre organizzazioni, in modo da arricchire il proprio processo di innovazione. E anche in questo caso gli esempi sono diversi: la stipula di accordi, contratti, licenze, dove si definiscono le modalità e le condizioni di trasferimento delle idee e delle conoscenze; la creazione di partnership, joint venture, alleanze (a tale proposito, leggi il mio articolo sulle alleanze strategiche), dove si stabiliscono le modalità e le condizioni di cooperazione tra le parti; la partecipazione a progetti, programmi, consorzi, dove si condividono le risorse e le responsabilità per lo sviluppo delle soluzioni.

Orchestration

A questo gruppo appartengono le attività che permettono all’impresa di coordinare e gestire le relazioni con le altre organizzazioni, in modo da creare valore per tutti i soggetti coinvolti. Gli approcci sono molteplici: si va dalla definizione di ruoli, obiettivi, incentivi, dove si chiariscono le aspettative e le motivazioni di ciascun partner; alla creazione di meccanismi di governance, comunicazione, apprendimento, dove si stabiliscono le regole e gli strumenti per il funzionamento della collaborazione; passando per la valutazione di impatti, benefici, rischi, dove si misurano e si monitorano i risultati e le performance della collaborazione.

Venturing

Queste attività permettono all’impresa di sfruttare e valorizzare le idee e le conoscenze generate all’interno verso l’esterno, in modo da creare nuove opportunità di business. In questa serie di attività rientrano la creazione di spin-off, start-up, incubatori, acceleratori, dove si supportano e si promuovono le iniziative imprenditoriali dei dipendenti o di terzi; la vendita di brevetti, licenze, royalty, dove si cedono i diritti di proprietà intellettuale delle soluzioni sviluppate; la partecipazione a fondi, capitali, investimenti, dove si finanziano o si partecipa alle attività di altre imprese.

Quali sono i vantaggi della Open Innovation?

I vantaggi dell’adozione di questo approccio sono molteplici e possono generare un impatto significativo sulla competitività e sulla crescita sostenibile di un’azienda. Ecco alcuni dei benefici principali:

Accelera il processo di innovazione

L’Open Innovation permette alle aziende di accedere a un pool più ampio di idee e competenze, riducendo il tempo necessario per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Collaborando con partner esterni, le aziende possono sfruttare conoscenze specialistiche e tecnologie già sviluppate, saltando fasi di ricerca che altrimenti sarebbero onerose e prolungate.

Riduce i costi di ricerca e sviluppo

Condividere risorse e competenze consente di diluire i costi di ricerca e sviluppo. Le aziende possono beneficiare degli investimenti fatti da altri, evitando duplicazioni negli sforzi di ricerca e sfruttando economie di scala.

Espande le possibilità di mercato

Grazie alla collaborazione con diversi attori, le aziende possono esplorare nuovi mercati e applicare le loro tecnologie in settori prima inaccessibili. Le startup, con la loro natura agile e la loro propensione al rischio, possono essere partner ideali nell’esplorare nuove opportunità di business.

Incrementa la qualità e la diversità dell’innovazione

L’Open Innovation incoraggia l’inclusione di prospettive diverse, provenienti da culture e domini disciplinari differenti, portando a soluzioni più creative e a prodotti più adatti a soddisfare le esigenze di un pubblico variegato.

Migliora la gestione del rischio

Collaborando con esterni, le aziende possono condividere il rischio associato allo sviluppo di nuove tecnologie e mercati. Questo permette di sperimentare e iterare più liberamente, riducendo l’impatto finanziario di eventuali insuccessi.

Promuove l’agilità organizzativa

L’adozione di un modello di Open Innovation richiede e promuove un’organizzazione più flessibile e reattiva. Le strutture aziendali diventano più adattabili e capaci di rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato e dell’ambiente tecnologico (a questo proposito, ti invito a leggere il mio articolo sulla trasformazione agile).

Funge da catalizzatore per il cambiamento culturale

L’Open Innovation può stimolare un cambiamento culturale all’interno dell’azienda, aprendo a una mentalità più collaborativa e meno gerarchica. Questo può aumentare il livello di engagement dei dipendenti e incoraggiare un maggiore flusso di idee e soluzioni innovative.

Offre accesso a una rete di talenti

Le collaborazioni instaurate attraverso l’Open Innovation possono trasformarsi in una rete preziosa di contatti e competenze. L’accesso a nuovi talenti e la possibilità di reclutare individui con abilità specialistiche diventa più agevole all’interno di questo ecosistema collaborativo.

Conclusioni

Riassumendo, l’Open Innovation non è solo un approccio strategico per la crescita e il successo a lungo termine; è un imperativo per quelle aziende che mirano a rimanere in prima linea nell’attuale panorama competitivo globale. Questo non vale solo per le grandi corporation come la Coca-Cola, ma per tutte le aziende che vogliono abbracciare con successo un modello che consente di sfruttare le sinergie create dalla collaborazione, sprigionare tutto il potenziale e navigare le sfide dell’innovazione con maggiore agilità e visione.

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