Good to Great. Come si vince la mediocrità e si raggiunge l'eccellenza
di Jim Collins, Mondadori
Recentemente ho avuto il piacere di immergermi nelle pagine di “Good to Great” di Jim Collins. Il libro, pur avendo più di venti anni, continua a risonare con una freschezza sorprendente.
In questi anni, “Good to Great” è stato ampiamente lodato per la sua approfondita ricerca e le sue intuizioni pragmatiche. È stato utilizzato da manager, leader aziendali e imprenditori che cercano di migliorare la performance delle loro organizzazioni.
Innanzitutto, Collins scrive con una chiarezza disarmante. Non usa un gergo complesso e questo rende il libro accessibile a tutti. Le frasi brevi e dirette mi hanno guidato attraverso concetti complessi senza farmi mai sentire sopraffatto.
In secondo luogo, alcuni concetti mi hanno colpito: ad esempio, quello di Leadership di Livello 5 (e penso che su questo argomento scriverò un articolo prossimamente). Collins scrive che il segreto di una grandezza aziendale che dura nel tempo sta in una combinazione quasi contraddittoria: un’umiltà personale profonda accoppiata a un’inflessibile determinazione professionale. Questi leader mettono l’ambizione al servizio dell’organizzazione, non del proprio ego, assicurandosi che l’impresa prosperi anche dopo la loro partenza. Nei momenti di passaggio da semplicemente buona a veramente grande, ogni impresa di successo ha avuto al timone un leader di Livello 5.
In conclusione, “Good to Great” di Jim Collins non è solo un libro; è una mappa per l’eccellenza aziendale. Mi ha insegnato che la grandezza è accessibile a chiunque sia disposto a lavorare sodo e con intelligenza. Ogni capitolo è un tassello che ha contribuito a formare un’immagine completa di come un’azienda — e una persona — possano passare da buoni a grandi. Se cerchi una guida per migliorare te stesso o la tua azienda, questo libro è un ottimo punto di partenza.