Siamo noi i facilitatori della nostra evoluzione creativa.
Bill Hicks
Nel mondo della musica, i Queen sono l’esempio più limpido di band caratterizzata da autogestione totale, collaborazione e scopo comune. Anche se la narrazione più superficiale rappresenta Freddie Mercury come leader assoluto, in realtà i Queen hanno dato vita a un progetto musicale in cui quattro individui e compositori molto diversi fra loro contribuivano in egual misura a creare un sound riconoscibile e coerente, anche se attraversato da stili e influenze molto eterogenei fra loro. Una sorta di essere mitologico a quattro teste, come rappresentato benissimo sulla copertina dell’album The Miracle.
Quando ho letto il libro di Frederic Laloux, “Reinventare le Organizzazioni” (di cui ho scritto una recensione che trovi qui), il parallelo fra i Queen e le organizzazione Teal mi è sembrato chiarissimo. Ma cosa sono queste organizzazioni? Te lo racconto subito. Nelle organizzazioni Teal non esistono gerarchie rigide o compartimenti stagni. I team sono auto-organizzati, le decisioni vengono prese in modo collaborativo coinvolgendo tutti. Non ci sono capi nel senso classico del termine, ma leader che ispirano le persone, come servitori dell’organizzazione. L’obiettivo non è solo il profitto, ma lo scopo evolutivo dell’azienda, la sua ragion d’essere.
La prospettiva evolutiva delle organizzazioni Teal
Secondo Laloux, le organizzazioni Teal sono il risultato evolutivo del più recente stadio di sviluppo umano, sia in termini di struttura sociale che organizzativa. Laloux sostiene che, proprio come ogni stadio di sviluppo sociale ha portato alla creazione di un nuovo modello organizzativo, così anche l’attuale stadio di autorealizzazione ha portato allo sviluppo delle organizzazioni Teal.
Laloux ha identificato cinque fasi nell’evoluzione delle organizzazioni, a partire da organizzazioni gerarchiche e autoritarie, identificate con il colore rosso, fino alle organizzazioni Teal, cioè verde acqua, che sono il livello più alto di evoluzione. Ho schematizzato questa evoluzione nell’infografica che trovi qua sotto.
I pilastri delle organizzazioni Teal
Un’organizzazione Teal non è solo un luogo di lavoro. È un ecosistema vivente, pulsante di idee, innovazioni e soprattutto, di persone. Le persone sono al centro delle organizzazioni Teal – non come ingranaggi in una macchina – ma come individui unici con talenti, passioni e idee. Ma quali sono le caratteristiche distintive delle organizzazioni Teal? Te ne elenco tre fondamentali.
1. Auto-organizzazione.
I team hanno piena autonomia su come svolgere il loro lavoro, non ricevono ordini dall’alto. Questo tipo di organizzazione risulta efficace anche su larga scala. Tutte le risorse coinvolte hanno un’elevata autonomia rispetto ai task di competenza e sono responsabili del coordinamento con il team.
Ad esempio in Buurtzorg, azienda olandese di assistenza infermieristica, sono i team locali che decidono turni e modalità operative. Le decisioni vengono prese di comune accordo, attraverso un processo di consenso. Buurtzorg ha avuto un enorme successo. In meno di dieci anni, è diventata la più grande azienda di assistenza domiciliare nei Paesi Bassi, con oltre 15.000 dipendenti.
2. Scopo evolutivo
L’organizzazione ambisce alla più alta concretizzazione della mission aziendale, alla ricerca di un posizionamento strategico, nella comunità e nel mercato in cui opera, andando ben oltre il meccanismo competitivo della concorrenza. L’organizzazione è guidata da uno scopo superiore, come può essere ispirare le persone a condurre una vita più sana e attiva.
È il caso di Patagonia. L’azienda americana di abbigliamento outdoor è impegnata a proteggere la natura e a creare un ambiente di lavoro positivo e gratificante, che sia anche in grado di avere un impatto positivo sul mondo.
3. Integrità
Le organizzazioni Teal riconoscono che il sé professionale è solo una parte della persona. Le persone sono viste nella loro interezza, non solo come dipendenti. In un’organizzazione Teal, le persone sono incoraggiate a esprimere se stesse e le proprie passioni. Questo crea un ambiente più positivo e produttivo, in cui le persone si sentono più coinvolte e motivate.
Un esempio è Zappos, rivenditore online di scarpe fondato nel 1999 da Nick Swinmurn. L’azienda è nota per il suo servizio clienti eccezionale e per la sua cultura aziendale unica che le ha permesso di creare un ambiente di lavoro più inclusivo e collaborativo. I dipendenti di Zappos sono liberi di scegliere il proprio lavoro e il proprio orario. Sono anche incoraggiati a condividere le proprie idee e a prendere parte al processo decisionale.
I vantaggi dell'approccio Teal
Le organizzazioni Teal non sono solo un’alternativa alle organizzazioni tradizionali, sono il futuro del mondo del lavoro. E questo perché l’approccio Teal porta una serie di vantaggi importantissimi:
1. Maggiore soddisfazione delle persone
In un’organizzazione Teal ci si sente apprezzati per il proprio contributo unico e non come ingranaggi di una macchina.
2. Decision making più rapido e intelligente
Grazie alla collaborazione tra pari, le decisioni emergono dal basso e sono allineate alle esigenze del team. Niente più lungaggini burocratiche!
3. Innovazione continua
Le idee nascono ovunque e vengono messe in pratica rapidamente senza troppi filtri.
4. Attrattività
Le organizzazioni Teal attirano i migliori talenti, soprattutto fra le nuove generazioni, alla ricerca di un ambiente stimolante e pieno di significato dove lavorare.
Come diventare un'organizzazione Teal?
Le organizzazioni Teal non sono un fenomeno solo americano. Anche in Italia ce ne sono. Recentemente, per un progetto di cui ti informerò a breve, ho avuto il piacere di intervistare Maurizio Zordan, presidente del gruppo Zordan, che ha abbracciato con successo questo tipo di approccio.
Come fare il salto evolutivo verso il Teal? Eccoti cinque suggerimenti concreti.
1. Promuovi una cultura basata sulla fiducia reciproca
Le persone devono sentirsi psicologicamente sicure per assumersi la responsabilità del proprio lavoro.
2. Forma i leader
I leader devono essere capaci di ascoltare, coinvolgere e dare l’esempio, non limitarsi a comandare. A questo proposito, leggi il mio articolo sulla Servant Leadership.
3. Favorisci la collaborazione
Nelle organizzazioni Teal, la collaborazione non è solo un optional, è il cuore pulsante. È ciò che permette a queste organizzazioni di essere flessibili, adattive e incredibilmente innovative. Per questo è importante incoraggiare la partecipazione di tutti e la condivisione trasparente delle informazioni.
4. Concedi autonomia
Lascia che siano i team a trovare il modo di raggiungere un obiettivo. Le decisioni non devono essere prese dall’alto, ma da chi è più vicino al problema.
5. Valorizza i talenti di ognuno
Ogni persona è unica e porta con sé un insieme unico di competenze, esperienze e prospettive. Valorizzare i talenti unici di ognuno farà emergere la loro massima potenzialità.
Conclusioni
Le organizzazioni Teal rappresentano un modello vincente per vincere le sfide di un mondo VUCA (se non sai cosa significa questo acronimo, qua trovi un articolo che ne parla). Grazie all’auto-organizzazione, ai leader collaborativi e allo scopo evolutivo, queste aziende sono più agili, innovative e centrate sulle persone.
È un viaggio verso organizzazioni più umane, dove non conta il potere ma la cooperazione, dove le decisioni emergono dall’intelligenza collettiva. Dove il lavoro ha significato e le persone possono esprimere appieno il proprio potenziale.
Non è facile né immediato diventare Teal: serve un cambio di mentalità che parte dalla leadership ma coinvolge tutti. Bisogna avere il coraggio di delegare, di lasciar andare le vecchie abitudini per sperimentare nuove strade.
Ma ne vale la pena, perché le organizzazioni Teal generano engagement, innovazione, crescita. Sono la nuova frontiera per affrontare le complessità di un mondo che cambia a una velocità senza precedenti. È ora di evolvere dal rosso e dall’arancione verso il verde brillante e rigenerante del Teal!
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