Come la Generazione Z sta cambiando il mondo del business

La maggior parte delle principali tendenze che vediamo nella sostenibilità e nell'innovazione sono alimentate dalla cultura giovanile, dalla Generazione Z, dai giovani.

Il termine Generazione Z si riferisce ai nati tra il 1997 e il 2012. Questa generazione è la prima a crescere completamente immersa nell’era digitale, circondata da smartphone, tablet e social media fin dalla nascita.

I suoi membri sono curiosi, aperti e determinati a cambiare il mondo del business con le loro idee, nuove esigenze e nuovi approcci.

Purtroppo, non faccio parte della Gen Z, tuttavia mi sento molto vicino ad alcune delle loro istanze. Ecco perché oggi ho voluto intervistare Alek Devatek, CEO e co-founder di Coding Duck, una startup molto innovativa made in Friuli Venezia Giulia. 

L'intervista

Alek, innanzitutto, ti ringrazio per avermi concesso questa intervista. La prima domanda che vorrei farti è: perché Coding Duck?

Il nome è stato ispirato da una pratica comune nel debugging, durante la quale i programmatori spesso trovano utile spiegare il codice che hanno scritto ad un oggetto inanimato, come una papera di gomma. Questo tipo di spiegazione ad alta voce aiuta a individuare i problemi presenti nel codice. Coding Duck rappresenta l’idea di fornire un ambiente in cui i programmatori possano esplorare e risolvere i problemi in modo collaborativo e creativo. La papera di gomma diventa un simbolo di questo processo di spiegazione e di ricerca dei bug, che è fondamentale nello sviluppo di software di qualità.

Interessante. Ha dei punti di contatto con l’approccio Lean e l’idea di procedere per miglioramenti continui a piccoli passi.

Assolutamente sì, il nostro approccio condivide diversi punti di contatto con l’approccio Lean e l’idea di procedere per miglioramenti continui a piccoli passi. Spiegare i problemi ad un oggetto inanimato significa anche sapersi mettere in discussione, e nel caso effettuare modifiche anche significative alle strategie fino a quel momento adottate. Nel campo dello sviluppo software, è fondamentale adottare metodologie agili e lean per ottenere risultati di qualità in modo efficiente. Ogni progetto ha le proprie sfide e criticità specifiche. L’approccio agile ci consente di affrontare tali sfide in modo flessibile e iterativo. Lavoriamo seguendo cicli di sviluppo brevi, in cui progettiamo, testiamo e apportiamo modifiche in base ai feedback ricevuti. Questo ci consente di adattarci rapidamente alle esigenze in evoluzione e di apportare miglioramenti continui al nostro lavoro.

Il vostro progetto è nato in un momento particolare, cioè durante la pandemia di COVID-19. Ci vuoi raccontare com’è successo?

Durante le prime fasi della pandemia, era difficile trovare informazioni su dove fare i tamponi. Non esisteva un elenco centralizzato o una risorsa affidabile per ottenere queste informazioni cruciali. In quel contesto, mi è venuta l’idea di sviluppare una piattaforma: dovefareiltampone.it. L’obiettivo era fornire una soluzione pratica e accessibile per aiutare le persone a individuare i luoghi dove era possibile effettuare i tamponi. Questa iniziativa ha ottenuto un successo sorprendente, con oltre 500.000 utenti che hanno utilizzato la piattaforma nei primi mesi di attività. Abbiamo persino ricevuto le congratulazioni direttamente dalla Presidenza della Repubblica per il nostro contributo. Dovefareiltampone.it era un progetto pro bono, quindi finanziato a nostre spese. L’impegno finanziario per sostenere l’iniziativa è stato significativo. Per affrontare questa sfida e garantire la sostenibilità del progetto, abbiamo preso la decisione di fondare una società che finanziasse dovefareiltampone.it attraverso altri progetti.

Beh è un ottimo esempio di adattabilità, empatia e resilienza: avete trovato la chiave per trasformare un momento critico in un’opportunità, sia per voi che per la collettività. Com’è stato il passaggio alla fase imprenditoriale?

All’inizio, ci trovavamo in una situazione in cui avevamo una certa visibilità grazie alla copertura mediatica ottenuta con dovefareiltampone.it, ma mancavamo di esperienza, capitali e una visione chiara di quale fosse il percorso da seguire. Il fatto che tutti noi fossimo ancora studenti ha reso il tutto ancora più complesso. Dovevamo conciliare le nostre responsabilità accademiche con l’impegno nell’ambito imprenditoriale, il che richiedeva un grande equilibrio e una gestione oculata del tempo. Abbiamo colto questa opportunità per imparare, cercare supporto e affrontare le sfide con una mentalità aperta e adattabile. Uno dei fattori chiave è stato l’apprendimento rapido e l’acquisizione di competenze imprenditoriali. Abbiamo studiato intensamente e abbiamo cercato consigli da esperti nel settore. Questo ci ha permesso di sviluppare una migliore comprensione del mondo imprenditoriale e di acquisire le competenze necessarie per gestire la nostra società. Inoltre, abbiamo cercato di ampliare la nostra rete di contatti e di stabilire collaborazioni strategiche con partner chiave. Questo ci ha aiutato a superare le limitazioni finanziarie iniziali e a ottenere un supporto più solido per sostenere la crescita della nostra attività.

Il vostro core business sono le applicazioni cloud AWS. Perché avete scelto questa tecnologia? Quali sono i vantaggi che porta?

Inizialmente abbiamo sperimentato con una varietà di progetti, inclusi siti vetrina, e-commerce e portali web più semplici. Tuttavia, abbiamo presto realizzato che questa diversificazione ci stava distogliendo dal nostro vero punto di forza e dalla domanda del mercato. Dopo attenti ragionamenti interni, abbiamo preso la decisione strategica di focalizzarci sulla parte di ingegneria informatica che sta alla base del backend di un’applicazione. Abbiamo riconosciuto che questo era l’ambito in cui avevamo competenze più solide e in cui potevamo fornire il maggior valore ai nostri clienti. La scelta di AWS come tecnologia principale è stata guidata da diversi vantaggi che porta con sé. AWS è una delle piattaforme cloud più ampiamente utilizzate e affidabili sul mercato. Offre una vasta gamma di servizi e strumenti che ci consentono di sviluppare, implementare e gestire le applicazioni in modo efficiente.

Quali sono i progetti di cui andate più fieri? So che recentemente avete sviluppato l’app mobile di FantaAmici per i fan del programma di Canale 5 “Amici di Maria De Filippi”. Una bella sfida, immagino.

Sì, siamo estremamente orgogliosi di FantaAmici. Ci è stato commissionato dalla OKAP Di Pasquale di Donna ed è stata una sfida emozionante e stimolante per noi. Durante le prime tre settimane di lancio, abbiamo raggiunto circa 250.000 utenti, un numero davvero significativo. Nonostante alcuni problemi riscontrati nel frontend dell’app, il nostro backend ha dimostrato una grande resilienza, gestendo bene l’alto volume di traffico e di dati generati dagli utenti. Il successo di FantaAmici è stato un valido caso studio che ci ha permesso di dimostrare le capacità del cloud computing quando le cose sono fatte correttamente. Abbiamo potuto evidenziare l’efficienza e la scalabilità offerte dalle soluzioni cloud, nonché l’importanza di un’architettura robusta e di buone pratiche di sviluppo. Inoltre, ci ha fornito una preziosa opportunità di apprendimento e di consolidamento delle nostre competenze nell’ambito dello sviluppo di applicazioni mobili e dell’utilizzo delle risorse del cloud.

Il progresso tecnologico è sempre più rapido. Come ti immagini il settore in cui lavori fra 5 anni? Forse 5 anni sono troppi, facciamo 3.

In primo luogo, mi aspetto un’ulteriore diffusione dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’apprendimento automatico (machine learning) in diversi settori. L’AI continuerà a essere utilizzata per migliorare l’automazione, l’analisi dei dati, la personalizzazione delle esperienze utente e la presa di decisioni basate su algoritmi intelligenti. Ciò potrebbe portare a una maggiore efficienza operativa e a soluzioni più intelligenti e personalizzate per le esigenze degli utenti.

Inoltre, potremmo assistere a una minore richiesta di sviluppatori front-end. Con l’avanzamento di strumenti e tecnologie come i generatori di interfacce utente, i framework di sviluppo e le piattaforme low-code/no-code, la creazione di interfacce utente potrebbe diventare più accessibile a una gamma più ampia di professionisti e non richiedere necessariamente una specializzazione avanzata nello sviluppo front-end. Ciò potrebbe portare a una maggiore enfasi sulla progettazione dell’esperienza utente e sulla creazione di soluzioni più intuitive.

In termini di prodotti e innovazioni, mi aspetto che ci saranno ancora molte evoluzioni incrementalmente significative. Potremmo vedere progressi significativi nella robotica, nelle tecnologie indossabili, nell’Internet of Things (IoT) e nella realtà aumentata/virtuale (AR/VR). Queste innovazioni potrebbero contribuire a trasformare interi settori e a creare nuove opportunità per l’esperienza degli utenti e le interazioni digitali.

In generale, il settore in cui lavoro potrebbe subire una rapida evoluzione in termini di tecnologie, metodologie e modelli di business. Sarà fondamentale rimanere agili, adattarsi ai cambiamenti e continuare a imparare e svilupparsi per sfruttare al meglio le nuove opportunità. Il progresso tecnologico offre sempre un terreno fertile per l’innovazione e l’avanzamento, e mi aspetto che fra tre anni il nostro settore continuerà ad essere caratterizzato da una forte spinta all’innovazione e all’adattamento.

Su questo blog scrivo prevalentemente di innovazione, non solo intesa in chiave tecnologica, ma anche relativamente all’organizzazione aziendale. Il vostro team è composto da persone appartenenti alla Generazione Z ed è ormai noto che i lavoratori della vostra età siano particolarmente sensibili ad aspetti come l’ambiente di lavoro, la responsabilità sociale e l’equilibrio tra vita professionale e vita privata. Come vi siete organizzati per soddisfare queste esigenze?

Abbiamo da subito posto una grande enfasi sulla formazione continua dei nostri dipendenti. Non mi riferisco solo a corsi di formazione tradizionali, ma stiamo investendo molto tempo ed energie nel fornire un ambiente di apprendimento in cui i nostri dipendenti possano migliorare costantemente. Seguiamo attentamente il loro progresso e offriamo supporto e risorse per aiutarli a sviluppare le loro competenze. Questo approccio ha portato a risultati sorprendenti e a un notevole miglioramento delle prestazioni, superando anche le aspettative che avevamo solo qualche mese fa.

Inoltre, abbiamo creato un ambiente aziendale informale che favorisce la collaborazione e la genuinità delle dinamiche di lavoro. Riconosciamo l’importanza di un ambiente di lavoro inclusivo, dove ogni membro del team si senta a proprio agio e in grado di esprimere le proprie idee. Ci impegniamo a creare spazi di dialogo aperti e a promuovere una cultura del rispetto reciproco, dell’ascolto attivo e della condivisione delle responsabilità. Cerchiamo di offrire flessibilità nelle ore di lavoro, programmi di welfare aziendale e politiche che consentano alle persone di dedicarsi alle proprie passioni e interessi al di fuori del lavoro.

Grazie, Alek. È stata un’intervista molto interessante. Mi ha fatto molto piacere conoscere una startup innovativa come la vostra. Vi auguro di crescere ancora tanto perché abbiamo bisogno di realtà come la vostra.

Grazie infinite, Gian! Sono davvero felice di aver avuto l’opportunità di condividere la nostra storia e i nostri valori con te durante questa intervista. Alla prossima!

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