upskilling e reskilling

Upskilling e Reskilling: investire sulle competenze per rimanere competitivi

Gli analfabeti del futuro non saranno quelli che non sanno leggere o scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare, e imparare di nuovo.

Il mercato del lavoro sta attraversando una trasformazione senza precedenti, guidata principalmente dalla digitalizzazione e dall’automazione. Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale (IA), la robotica e l’automazione dei processi, stanno cambiando radicalmente il modo in cui le aziende operano e, di conseguenza, le competenze richieste ai lavoratori.

Secondo le stime di McKinsey, entro il 2030 circa 375 milioni di lavoratori a livello globale potrebbero trovarsi nella necessità di cambiare categoria professionale. Questo significa che quasi il 14% della forza lavoro mondiale dovrà acquisire nuove competenze per adattarsi a nuovi ruoli o affrontare il rischio di rimanere escluso dal mercato del lavoro. La velocità con cui queste trasformazioni stanno avvenendo impone ai leader aziendali di agire in modo proattivo per affrontare la sfida.

Non è più sufficiente limitarsi ad assumere nuovo personale con le competenze richieste: il cambiamento delle competenze necessarie è troppo rapido e imprevedibile. Le aziende devono invece concentrarsi sulla formazione continua del personale esistente, sfruttando strategie di upskilling (aggiornamento delle competenze) e reskilling (riqualificazione per nuovi ruoli). Questo approccio non solo consente di mantenere alta la competitività aziendale, ma offre anche ai dipendenti la possibilità di crescere professionalmente e affrontare le sfide future con maggiore sicurezza.

Il cambiamento in atto

Digitalizzazione, necessità di nuove competenze e  globalizzazione stanno rivoluzionando il mondo del lavoro. Le aziende devono rispondere a queste forze investendo in programmi di upskilling e reskilling per preparare i propri dipendenti alle sfide del futuro e restare competitive.

1. Digitalizzazione: tecnologie emergenti

Una delle principali forze che spinge le aziende a investire in upskilling e reskilling è la rapidissima diffusione delle nuove tecnologie. Intelligenza artificiale (IA)roboticaautomazione dei processi e altre tecnologie digitali stanno cambiando radicalmente il panorama lavorativo, influenzando quasi ogni settore.

  • Automazione: molte attività manuali e ripetitive, come l’assemblaggio in fabbrica o l’inserimento dati, vengono sempre più spesso automatizzate, riducendo la necessità di manodopera tradizionale. Tuttavia, queste stesse tecnologie creano nuove esigenze di competenze, come la capacità di gestire e programmare macchine automatizzate o analizzare i dati generati da questi sistemi.

  • Intelligenza Artificiale: l’IA sta rivoluzionando settori come il marketing, la logistica e l’assistenza clienti. I dipendenti devono quindi acquisire nuove competenze per interagire con strumenti basati sull’IA, come software di analisi predittiva, chatbot e sistemi di automazione del flusso di lavoro.

Le aziende devono quindi aiutare i propri dipendenti ad aggiornarsi su queste tecnologie attraverso percorsi di formazione mirati. L’upskilling permette ai lavoratori di utilizzare al meglio le nuove tecnologie, mentre il reskilling offre loro la possibilità di ricollocarsi in ruoli più tecnici e strategici.

2. Cambiamento delle competenze richieste

Con l’avvento della digitalizzazione, le competenze richieste dalle aziende stanno cambiando rapidamente. Oggi, c’è una crescente domanda di competenze digitalianalitiche e tecnologiche, che in molti casi non erano necessarie solo pochi anni fa. Le competenze trasversali come la capacità di risolvere problemi complessi, la collaborazione e la gestione del cambiamento sono sempre più richieste.

  • Competenze digitali: oggi, la maggior parte dei lavori richiede almeno una conoscenza di base delle tecnologie digitali. Inoltre, ruoli più avanzati richiedono competenze in aree come la programmazione, la gestione dei dati e la sicurezza informatica.

  • Analisi dei dati: le aziende raccolgono sempre più dati sui clienti, sui mercati e sui processi interni. La capacità di analizzare questi dati e trasformarli in informazioni utili è diventata una competenza fondamentale in settori che vanno dalla finanza al marketing.

  • Soft skills: oltre alle competenze tecniche, stanno diventando sempre più importanti le soft skills come la capacità di lavorare in team, la leadership e la gestione del cambiamento. Queste competenze aiutano i dipendenti a navigare in ambienti aziendali sempre più complessi e in rapida evoluzione.

Il cambiamento nelle competenze richieste dalle aziende è continuo, il che rende fondamentale investire in programmi di formazione che permettano ai dipendenti di sviluppare nuove capacità e rimanere competitivi.

3. Globalizzazione e mercati competitivi

La globalizzazione ha ampliato i mercati e favorito la competizione tra aziende di tutto il mondo. Le imprese devono adattarsi a un ambiente sempre più competitivo e in costante evoluzione, in cui i cicli di vita dei prodotti e dei servizi sono più brevi e le esigenze dei clienti cambiano rapidamente.

  • Adattamento rapido: per competere a livello globale, le aziende devono essere agili e pronte a modificare strategie, processi e prodotti in tempi molto brevi. Questo richiede una forza lavoro flessibile e in grado di apprendere rapidamente nuove competenze.

  • Competizione globale: le aziende non competono più solo con i concorrenti locali, ma con imprese di tutto il mondo. Questo significa che i dipendenti devono essere capaci di lavorare in contesti multiculturali e di adattarsi a mercati globali.

Definizione di Upskilling e Reskilling

Ma vediamo più nello specifico cosa signifiano upskilling e reskilling. Questi termini si riferiscono a due approcci diversi, ma complementari, per migliorare le competenze dei dipendenti e prepararli alle sfide del futuro.

Cos’è l’Upskilling?

L’upskilling si riferisce al processo di aggiornamento e miglioramento delle competenze dei dipendenti per adattarsi a nuovi strumenti, tecnologie o metodologie all’interno del loro ruolo attuale o di ruoli correlati. In pratica, significa dare ai dipendenti competenze aggiuntive o avanzate per consentire loro di svolgere meglio il proprio lavoro, soprattutto in un contesto tecnologico in evoluzione.

L’upskilling non solo aiuta i dipendenti a restare aggiornati e competitivi, ma consente anche all’azienda di sfruttare al massimo le risorse umane esistenti, senza dover ricorrere a nuove assunzioni per ogni nuova tecnologia o processo implementato.

Cos’è il Reskilling?

Il reskilling, invece, riguarda la riqualificazione dei dipendenti per prepararli a ricoprire nuovi ruoli che potrebbero essere molto diversi da quelli attuali. Questo tipo di formazione è cruciale quando un ruolo diventa obsoleto a causa dei progressi tecnologici o dei cambiamenti nelle esigenze aziendali. Il reskilling permette ai dipendenti di acquisire competenze completamente nuove, che consentono loro di spostarsi verso posizioni diverse all’interno dell’organizzazione.

Il reskilling è particolarmente utile quando l’automazione o la digitalizzazione rendono alcune professioni meno rilevanti, offrendo ai lavoratori la possibilità di rimanere all’interno dell’azienda, ma con competenze diverse.

Impatto a lungo termine

Entrambe le strategie sono essenziali per assicurare che un’organizzazione rimanga competitiva in un mercato in rapido cambiamento, ma hanno effetti diversi a lungo termine.

  • Upskilling: aumenta l’efficienza, la produttività e l’innovazione all’interno dei team esistenti. Consente alle aziende di restare al passo con le nuove tecnologie senza dover sostituire il personale.

  • Reskilling: è una risposta a cambiamenti più radicali, come la scomparsa di una professione o l’introduzione di nuove aree di business. Permette alle aziende di ricollocare i propri dipendenti in ruoli che rispondono meglio alle esigenze future, riducendo i costi associati alla perdita di personale e alle nuove assunzioni.

Vantaggi per le aziende

Investire in upskilling e reskilling non è solo una strategia per affrontare le sfide del cambiamento tecnologico e del mercato del lavoro, ma anche un’opportunità per ottenere vantaggi concreti a lungo termine. Le aziende che decidono di formare i propri dipendenti ottengono benefici che vanno ben oltre l’aggiornamento delle competenze. Vediamo alcuni dei principali vantaggi.

1. Aumento della produttività

Quando i dipendenti acquisiscono nuove competenze, diventano più efficienti e innovativi. La possibilità di utilizzare le ultime tecnologie o metodologie rende i dipendenti più autonomi e capaci di risolvere problemi in modo più rapido ed efficace. Questo si traduce in:

  • Migliore utilizzo delle tecnologie: un dipendente formato sarà in grado di sfruttare appieno gli strumenti digitali a disposizione, migliorando la gestione dei processi e aumentando la produttività complessiva dell’azienda.

  • Innovazione interna: dipendenti con competenze aggiornate hanno maggiori probabilità di proporre nuove idee e soluzioni creative, contribuendo a migliorare prodotti, servizi e processi aziendali.

2. Valorizzazione delle risorse interne

Formare i dipendenti interni è spesso molto più conveniente che assumere nuovi talenti dall’esterno. Le assunzioni esterne comportano costi elevati in termini di recruiting, selezione, onboarding e formazione iniziale. Inoltre, i dipendenti già inseriti nell’azienda conoscono la cultura e i processi interni, il che riduce il tempo necessario affinché diventino pienamente operativi in nuovi ruoli.

  • Sfruttare il potenziale interno: investire sui dipendenti esistenti permette all’azienda di soddisfare le nuove esigenze senza dover cercare continuamente nuovo personale. Questo è particolarmente utile in settori dove le competenze richieste sono rare o in rapido cambiamento.

  • Formazione mirata: i programmi di upskilling e reskilling possono essere personalizzati per rispondere alle esigenze specifiche dell’azienda, formando i dipendenti esattamente nelle aree in cui c’è bisogno, senza la necessità di integrare nuove risorse ogni volta.

3. Maggiore fidelizzazione dei dipendenti

Uno dei principali fattori che influenzano la fidelizzazione dei dipendenti è la possibilità di crescita professionale. Quando un’azienda investe nella formazione e nello sviluppo delle competenze del proprio personale, i dipendenti si sentono valorizzati e vedono opportunità per il proprio futuro all’interno dell’organizzazione.

  • Soddisfazione lavorativa: la possibilità di apprendere nuove competenze e crescere professionalmente aumenta il livello di soddisfazione dei dipendenti. Un dipendente che vede possibilità di avanzamento è meno incline a cercare opportunità altrove.

  • Riduzione del turnover: investire in upskilling e reskilling aiuta a trattenere i migliori talenti, riducendo i costi e i disagi legati al turnover. Dipendenti che sentono di poter evolvere all’interno dell’azienda sono più propensi a rimanere a lungo termine.

4. Miglioramento della reputazione aziendale

Le aziende che investono nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei loro dipendenti sono viste come leader nel proprio settore. Questo miglioramento della reputazione ha effetti positivi sia internamente che esternamente:

  • Per nuovi talenti: le imprese che si impegnano nel fornire opportunità di crescita professionale attraggono i migliori talenti. I potenziali candidati sono più propensi a scegliere un’azienda che investe nello sviluppo delle competenze e nella crescita dei propri dipendenti.

  • Per il mercato:: le aziende che si distinguono per l’upskilling e il reskilling vengono riconosciute come innovatrici e all’avanguardia. Questo può portare a migliori relazioni con clienti, partner e investitori, che vedono in queste aziende un potenziale di crescita e innovazione continuo.

Come implementare un programma di Upskilling e Reskilling

Implementare un programma efficace di upskilling e reskilling è fondamentale per preparare la tua azienda alle sfide future e mantenere una forza lavoro competitiva e motivata. Questo processo richiede una pianificazione strategica e l’utilizzo di strumenti adeguati. Ecco i passi principali per creare un programma di successo.

1. Analisi delle competenze attuali

Il primo passo per implementare un programma di upskilling e reskilling è capire quali competenze sono già presenti nella tua organizzazione e quali competenze mancano.

  • Valutare le competenze esistenti: puoi iniziare con una mappa delle competenze, raccogliendo informazioni su ciò che i tuoi dipendenti sanno fare attualmente. Questo può essere fatto attraverso sondaggi, interviste o valutazioni delle prestazioni.
  • Identificare i gap di competenze: una volta che hai un quadro chiaro delle competenze attuali, confrontale con le competenze richieste per il futuro. Chiediti: quali ruoli saranno più importanti nei prossimi anni? Quali competenze tecniche e trasversali (come la risoluzione dei problemi o il pensiero critico) saranno necessarie? Questo ti permetterà di identificare le aree in cui è necessario un miglioramento.

2. Creazione di percorsi di formazione personalizzati

Una volta individuati i gap di competenze, il passo successivo è creare percorsi di formazione personalizzati per colmare queste lacune. Non tutti i dipendenti hanno le stesse esigenze, quindi è importante offrire percorsi di apprendimento su misura.

  • Formazione su misura: progetta programmi di formazione che rispondano alle esigenze specifiche dei diversi gruppi di dipendenti. Ad esempio, alcuni lavoratori potrebbero aver bisogno di formazione tecnica avanzata, mentre altri potrebbero beneficiare di corsi di soft skills come la leadership o la gestione del cambiamento.
  • Approccio graduale: pianifica percorsi formativi a lungo termine, suddivisi in tappe. Questo permette ai dipendenti di apprendere gradualmente, applicando immediatamente sul lavoro quanto appreso. Offri supporto continuo, come sessioni di mentoring o coaching, per consolidare le nuove competenze

3. Partnership con enti di formazione o piattaforme di e-learning

Per offrire ai tuoi dipendenti una formazione di alta qualità, considera di collaborare con esperti esterni. Questo ti permette di accedere a risorse e competenze che potrebbero non essere disponibili internamente.

  • Enti di formazione: molte università o scuole di formazione offrono corsi specificamente progettati per il reskilling e l’upskilling aziendale. Collaborare con questi enti ti consente di offrire ai tuoi dipendenti corsi di alta qualità, aggiornati sulle ultime tendenze e tecnologie.
  • Piattaforme di e-learning: utilizzare piattaforme online come Coursera, Udemy o LinkedIn Learning permette ai dipendenti di apprendere nuove competenze a distanza e con flessibilità. Queste piattaforme offrono una vasta gamma di corsi, dai moduli tecnici a quelli sulle soft skills, spesso certificati da istituzioni rinomate.

4. Uso della tecnologia per la formazione

La tecnologia gioca un ruolo cruciale nell’implementazione di un programma di upskilling e reskilling, soprattutto in un mondo dove il lavoro a distanza e l’apprendimento flessibile stanno diventando la norma. L’uso di strumenti digitali può rendere la formazione più accessibile e personalizzata.

  • Simulazioni e realtà virtuale: in alcuni settori, utilizzare simulazioni o realtà virtuale può essere un modo efficace per formare i dipendenti in ambienti sicuri e controllati. Ad esempio, la realtà virtuale può essere utilizzata per la formazione in ambito industriale o sanitario, permettendo ai lavoratori di acquisire esperienza pratica senza rischi.
  • Microlearning: offrire contenuti di apprendimento brevi e mirati permette ai dipendenti di acquisire competenze specifiche in modo rapido e senza dover interrompere il lavoro per lunghi periodi. Questo metodo è particolarmente utile per l’upskilling continuo.

Conclusione

Investire in upskilling e reskilling non è solo una risposta alle sfide attuali, ma una vera e propria strategia per garantire la crescita e la sostenibilità a lungo termine delle aziende. In un mercato in continua evoluzione, dove le tecnologie avanzano rapidamente e le competenze richieste cambiano di continuo, dotare i propri dipendenti delle abilità giuste è fondamentale per rimanere competitivi.

Ora più che mai, è cruciale non rimandare l’implementazione di un programma di upskilling e reskilling. Le aziende che non agiscono rischiano di rimanere indietro, perdendo competitività e subendo i costi elevati del turnover e dell’obsolescenza delle competenze. Al contrario, quelle che iniziano a pianificare oggi saranno pronte ad affrontare le sfide di domani con una forza lavoro preparata e motivata.

Inizia adesso e trasforma questa sfida in un’opportunità per costruire una forza lavoro pronta a guidare la tua azienda nel futuro.

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